Nel nostro tempo, dove tutto quello che si può fare per salvaguardare la salute del nostro pianeta viene fatto da grandi e piccini, l’arte del riciclo è l’abc di un metodo di insegnamento che parte dalle fondamenta e ti permette di guardare ben al di là di ciò che è il senso del rispetto per l’ambiente.
L’Italia, in particolar modo, si sta mostrando come uno dei Paesi dell’Europa che è più attenta alla tematica della raccolta differenziata, e mostra anche un profondo interesse per quanto riguarda le tecniche di riciclo. Siamo per questo tutti d’accordo a stare attenti a separare i rifiuti o contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Gli oggetti che non puoi riciclare
Ma nonostante tutti gli sforzi che si facciano, ancora esistono alcuni materiali che sembrano, almeno apparentemente, adatti al riciclo, ma nella realtà delle cose non lo sono. Questo purtroppo è un requisito imprescindibile, perché è evidente che si tratta di materiali che contengono componenti particolari, o perché, semplicemente, non possono essere lavorati dai normali impianti di riciclo.
Molto banalmente, non puoi riciclare assolutamente tutto ciò che contiene la porcellana o la ceramica. Questi oggetti, quindi, quando si rompono, non possono essere gettati nel contenitore del vetro, perché la loro composizione è diametralmente differente e, se si procede erroneamente al riciclo della porcellana o della ceramica con il vetro, si rischia di andare a contaminare il riciclo dello stesso vetro, che invece è possibile e fortemente richiesto.
Ecco quali materiali in generale non si possono riciclare
Alla luce dell’esempio che vi abbiamo presentato riguardo tutti gli oggetti che contengono porcellana o ceramica e che risultano assolutamente non riciclabili, ci sono tantissimi altri materiali che non possono essere sottoposti, almeno fino a questo momento, a un processo di smaltimento rifiuti volto al riciclo e quindi al riutilizzo. Ecco di quali stiamo parlando:
- specchi e cristalli, che sembrano vetro, ma non lo sono
- cartoni della pizza sporchi, che è vero che si tratta di cartone, ma usato e sporco, quindi non più riciclabile
- posate di plastica, anche queste sporche non vanno con la plastica da riciclare
- giochi di plastica, quelli dei bambini, che vanno nella raccolta dell’indifferenziata
Ricordati anche dei rifiuti speciali, che hanno un apposito deposito, per una gestione diversa e più particolareggiata, perché possono essere pericolosi per l’ambiente e per la salute, come ad esempio riguardo batterie e pile, che non vanno mai buttate nell’indifferenziato o, peggio ancora, nel contenitore della plastica o del vetro. Portale invece nei punti di raccolta, dove ci saranno aree destinate proprio alla loro raccolta.
Non riciclare in modo corretto, per quanto ognuno di noi ci si metta di impegno e con costanza, è un gesto che può in realtà vanificare gli sforzi di tutti. Quando sbagliamo a separare i rifiuti, rischiamo di contaminare interi carichi di materiali, che finiscono così per non essere riciclati in modo corretto e genuino. Evita gli errori, e soprattutto attieniti alle regole del comune di pertinenza.